Ricordi del p. Gugliantini alla SS. Annunziata tra fine 1648 e inizio 1649
Riportiamo alcuni ricordi scritti dal p. Ridolfo M. Gugliantini († 1657) in un registro conventuale oggi all’Archivio di Stato di Firenze. Hanno rilevanza in quanto indicano il ‘peso’ di allora della SS. Annunziata in città e nell’Ordine e sono di aiuto allo studioso che vuole saperne di più sulla storia di santuario e convento.
Le brevi memorie vanno da ottobre 1648 a febbraio 1649 e sono commentate sotto in corsivo e tra parentesi quadre.
13 ottobre 1648
“Ricordo come si determinò far fare un choro per la notte l’inverno nel luogo che serve per arsenale posto in capo alle logge del chiostro della statua, che risponde sopra l’andito della sagrestia, offerendo il p. f. Hipolito Cioni far la spesa del suo deposito ...”.
[Il chiostro della statua fu il secondo chiostro che nella metà del lato sud est è prossimo alla sagrestia. P. Ippolito Cioni fu priore del convento di Casole nel 1638 e maestro dei novizi alla SS. Annunziata per più anni. Morì nel 1682].
“Ricordo come si determinò si desse solo la metà del vestimento a quelli che per infirmità incurabile non potevono servire né al choro, né alla chiesa”.
[Il vestimento, cioè il fornire gli abiti religiosi ai frati, era un obbligo del convento e generalmente era corrisposto in denaro].
“Ricordo come si ordinò che si assegnasse un bicchiere per ciascheduno in refettorio, quale rotto si rendesse al refettoraio per riceverne un altro, e questo per riparare alle gravi spese in bicchieri ...”.
[Il refettoraio era il frate addetto alle mense alle quali partecipavano i numerosi religiosi del convento. Nei registri di ogni epoca la spesa dei bicchieri fu frequente, anche a causa della fragilità del vetro di allora].
Seguono nel foglio i ricordi sulla nomina delle famiglie dei contadini nei poderi e nella fattoria di San Miniato (al Tedesco) e il 7 novembre un decreto del cardinale protettore OSM mons. Giulio Sacchetti [† 1663] sugli studi e gli studenti, sulla loro assegnazione di famiglia, sulle dispute, sugli esami e altro. Quindi si continua con:
7 novembre 1648
“Ricordo come essendo stato in visita il reverendissimo padre generale se le diede per ricognitione una cappa, e tonaca, et al padre segretario ducati tre ...”.
[Il padre generale era Ippolito Bazzani di Ferrara, che morì nella sua città nel 1659. La ricognizione era un dono: oggi si direbbe un ‘riconoscimento’].
“Ricordo come si concesse alla compagnia venerabile della Nunziata una messa quotidiana, con pagare al convento ducati quaranta l’anno ...”.
[La compagnia nel 1427-28 si riuniva nel capitolo e in seguito ebbe sede in un oratorio in via Capponi. Fu soppressa nel 1785].
18 novembre 1648
“Ricordo come si concesse al padre reverendissimo generale una portione di reliquie del beato Filippo, e della beata Giuliana per la chiesa del suo convento in Ferrara”.
[In questo periodo furono frequenti i doni di reliquie dei santi dei Servi ai conventi].
9 dicembre 1648
“Ricordo come intorno la causa vertente tra il nostro convento e li padri Eremiti del Monte Senario, havendo il molto reverendo padre provinciale letto una lettera dell’eminentissimo signor protettore, nella quale insinuava stimar bene per lo aggiustamento far carta di procura nella persona del molto reverendo padre prior generale di quello se gli dovesse dare annualmente per lo avvenire e si saldassero i conti di quanto restavano d’havere per il passato e che questo si sborsi effettivamente. Fu determinato dal detto molto reverendo padre provinciale dare ragguaglio all’eminentissimo dello aggiustamento concertato, e si fece carta di procura per il molto reverendo priore generale ...”.
[Il Sacro Eremo di Montesenario fu rifondato nel 1593 e dal punto di vista finanziario era legato alla SS. Annunziata].
11 dicembre 1648
“Ricordo come si concesse licenza al signor Tomaso Guadagni di mettere l’arme de’ Guadagni nella cappella del Crocefisso, dove a sue spese haveva aperto una finestra ferriata per il choro della notte ...”.
[I Guadagni erano patroni della cappella di San Sigismondo o della Resurrezione nella tribuna, ma all’epoca avevano delle pretese anche su quella del Crocifisso dei Villani (fu loro rifiutata nel 1688). La finestra con l’inferriata serviva ad ascoltare il coro dei frati della notte, vedi sopra].
“Ricordo come si concesse la sepoltura de’ già Ceccherelli posta in chiesa nostra riscontro all’altare della Sconficcatione al signor Marco Guerrini per suoi figli e descendenti, e che vi messe sua madre defunta già depositata, e diede l’elemosina alla sagrestia una pianeta paonazza fiorita e trinata d’oro”.
[L’altare della Sconficcazione dei Federighi era presso il pilastro sinistro della tribuna e presso il deposito Antella, cioè la cappella della Natività].
“Ricordo come havendo fra Domenico converso legnaiolo fatto le gelosie alle finestre della camere del Chiostro da’ Morti, et altri assettimi in convento, se le diede per recognitione scudi sette ...”.
[Le gelosie erano persiane, grate o lastre traforate].
“Ricordo come si concesse che il padre sagrestano comprasse due cappe nere e due cassettine per accattare alla predica ...”.
[La predica dell’Avvento].
19 dicembre 1648
Muore p. maestro Bernardino Fortini sindaco “che il signore li habbia dato il Paradiso, si lesse il suo inventario, e fu in suo luogo eletto per sindaco il p. f. Michele Sali ...”.
[Il p. maestro Fortini fu teologo (cit. dal Cerracchini nei Fasti); il p. Sali era stato definitore provinciale nel 1641. Morì nel 1656].
gennaio 1649
“Comincia felicemente questo anno memorabile per molti accidenti, con la pace, doppo lunga serie d’anni di crudelissime guerre, tra lo imperatore Ferdinando terzo e li re di Francia e di Svezia, e con speranza di pace universale tra le due corone Francia e Spagna”.
[La distruttiva guerra europea dei Trent’anni fu conclusa con la pace di Vestfalia tra maggio e ottobre 1648].
7 gennaio 1649
“Ricordo come l’illustrissimo signor marchese Niccolò Giugni per sodisfare alla pia mente del signore abbate suo fratello, che a sue spese si facesse una lampada d’argento, et stesse del continuo accesa avanti la SS. Nunziata, convenne con li padri che non vi essendo luogo proportionato per tenere detta lampada nella cappella, li dessero una delle lampade donate della beata memoria del signore Asdrubale Guerrini, la quale stesse accesa nel primo ordine delle lampade di detta cappella nel terzo luogo a corni epistolae, sborsando in ricompensa elemosina competente a nostro convento di scudi 100, come ad entrata generale del sindaco ...”.
[“Nel 1608 Asdrubale Guerrini segretario di Maria dei Medici legò al Santuario per testamento sei lampade d’argento, la cui fabbricazione fu completata nel 1633”, v. Lampade, pp. 7, 20].
Il 21 gennaio avvenne nel convento di Scrofiano la morte del p. maestro Carlo Casini “soggetto di valore, nel quale restò di desiderare miglior fortuna per splendore del nostro convento e di tutta la Religione, il Signore li habbia concesso riposo in Paradiso”.
[Il p. maestro Carlo Casini era stato provinciale di Toscana nel 1641-1644 e priore della SS. Annunziata tra 1644 e 1645].
25 gennaio 1649
“Ricordo come a richiesta del serenissimo principe Mattias si determinò concorrere a sovvenire li poverelli ridotti nello spedale de’ Mendicanti di sei scudi il mese di elemosina da durare per sei mesi seguenti ...
Ricordo come in riguardo al detto sussidio de’ Mendicanti, si determinò scemare le elemosine solite del pane secondo che havesse ordinato il reverendo padre priore ...”.
[L’ospedale dei Mendicanti fu istituito a San Salvatore a Camaldoli in Oltrarno nel 1622. La casa regnante sovveniva al bisogno delle istituzioni religiose povere chiedendo sussidi a quelle più benestanti.
Mattias dei Medici (1613-1667), figlio di Cosimo II, si distinse come comandante militare nella guerra del Trent’anni e come mecenate di artisti].
8 febbraio 1649
“Ricordo come seguì in Francia ribellione del parlamento di Parigi e di molti signori grandi franzesi contro il loro re, che fu necessitato fuggirsi di Parigi a San Germano, con gran sollevamento di tutta la Christianità.
Et in Inghilterra fu in Londra dal Parlamento di quel regno fatto decapitare sopra publico palco il re della Gran Brettagna Carlo primo Suardo. Piaccia al Signore che queste turbolenze non procedino più oltre et terminino in bene per il Christianesimo”.
[In Francia la rivolta detta Fronda dei parlamentari scoppiò a causa di tasse contro il cardinale Giulio Mazzarino e la reggente Anna d’Austria. Causò la fuga di Luigi XIV ancora bambino e della corte a Saint Germain-en-Laye nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1649. Mazzarino fece assediare Parigi dal principe di Condé pochi giorni dopo; la pace ebbe luogo il I aprile 1649.
Carlo I Stuart fu decapitato a Whitehall il 30 gennaio 1649. La monarchia cedette il posto alla repubblica che durò fino al 1661 quando ritornò re il figlio Carlo II].
Paola Ircani Menichini, 19 dicembre 2024. Tutti i diritti riservati.
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